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lunedì 7 maggio 2012

Blvd Bruiser

Caro Andreo,

quando ci si avvicina ad una "machinastrana" di solito bisogna riflettere un po'. Spesso infatti dietro denominazioni fantasmagoriche tipo Fire Caldarrost, Electric Scaric, Power Salsicc o TrippXGatts si può nascondere una Stude, una Chevy o una Olds. Di solito è così. Bisogna seguire l'intuito, riconoscere la linea del modello, fare una bella ricerca in rete et voilà il gioco è fatto: scappa fuori un bell'esemplare di un certo itneresse magari degli anni '50. 

Però non è sempre così. Può capitare che la "machinastrana" che hai accattato sia proprio una "machinastrana" bella e buona. E' questo il caso della qui presente Blvd Bruiser. L'ho acquistata per la sua linea da muscle car americana molto anni '70: quindi ho pensato che fosse una riproduzione di un modello realmente esistito. Invece, cerca che ti ricerca, la Blvd Bruiser non esiste e non è mai esistita nella realtà: è un modello di pura fantasia. Una "machinastrana"!

Comunque vediamo di cosa sto sbiascicando da ore...






Come ti dicevo, sembra proprio la riproduzione di una muscle car autentica. Invece niente... Vabbè. Andiamo avanti. Proporzioni adeguate, livello dei dettagli accettabile. Il colore melanzata micalizzato è passabile ed esaltato dai fascioni bianchi. Cerchioni d'ordinanza standard HW. Cristalleria bianca ed interni neri: ok.

Insomma c'è poco da dire. Comunque per essendo un modello di fantasia, una pura "machinastrana", devo dire che non è malaccio. Visto che poi si trova piuttosto facilmente ti suggerisco di inserirla nella tua collezione. Il fatto che non sia un modello d'epoca non vuol dire che possa essere scaricato giù per la tua pista cipolle e peperoni. Vacci piano, vacci piano!

Una piccola carrellata di muscle cars...




mercoledì 2 maggio 2012

Chevrolet El Camino 1968

Caro Andreo,

la Chevy El Camino del 1968 l'abbiamo già incontrata e ci abbiamo già sbrodolato un sacco di chiacchiere a riguardo. La El Camino è una delle macchine più gajarde del suo tempo: nasce come piccolo pick up, ma si è prestata da subito a diventare una muscle car con i controcavoli. Inutile dire che in America è un pezzo estremamente apprezzato dai maniaci dello smanettamento automobilistico.

Tanto per non stare a menar il can per l'aia, ti dico subito che tempo fa ho trovato la versione che ti sottopongo oggi: devo dire che, pur trattandosi dello stesso modello di auto, c'è qualche differenza.






Se ben ti ricordi, l'altro esemplare presentava qualche bizzarria come il grosso motore che sbucava sul cassone posteriore. Questo esemplare, pur esendo comunque piuttosto appariscente, mi sembra decisamente più realistico. Il colore arancione stile lecca-lecca al mandarino proprio malvagissimo non è: diciamo che ricorda il Generale Lee. Le proporzioni complessive sono buone anche se le grosse ruote tendono a rimpicciolire il modello. I grossi cerchi non sono proprio orrendi: diciamo accettabili. Buono il livello complessivo dei dettagli (le maniglie in evidenzia strappano l'applauso...) Fascioni neri e scrittarelle sono un must su una muscle car degna di questo nome. Interni neri e vetri trasparenti. Va bbbuono. Il pianale posteriore è stato chiuso con una copertura nera: cosa che avviene in tutte le El Camino vere trasformate in bolidi della strada.

Insomma, nel complesso non è malaccio questo modello. Certamente è diverso dall'altro e per questo direi che dovresti acquistarlo. Si trova con grande facilità: datti da fare quindi.

Eccoti la storia della El Camino...