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mercoledì 22 dicembre 2010

Pontiac Bonneville 1965

Caro Andreo,
della serie "largo alle utilitarie" oggi ti illustro questo modellino sfizioso. Si tratta della Pontiac (Ford) Benneville del 1965.

Auto dalle forme arrotondate come vanno oggi (si fa per dire...) si tratta della classica riproduzione di un veicolo che nella sua forma originale doveva essere un esempio di sobrietà dei consumi e di agilità nel traffico. Comunque, bando alle facili ironie, e passiamo alla descrizione del modello in oggetto.


Come puoi vedere dalle mie approssimativissime foto, si tratta di un modello piuttosto elegante: talmente elegante che nemmeno alla Hot Wheels (arcinota per le burinate estreme) se la sono sentita di manometterla più di tanto: a parte i cerchioni e le ondine sulle fiancate, non c'è traccia di un teschio e di una svampa di fiamma. Nemmeno una piccola piccola. Nemmeno una scritta del tipo "Superchargedturboflexfire990" e via discorrendo. Insomma una macchina decisamente poco arrabbiata: del resto ti immagini una Bonneville con un teschio rosso fuoco stampato sul cofano? Mai dài! Non facciamoci ridere dietro...

Comunque si tratta di un esemplare piuttosto bellino: non è rarissimo. Se lo cerchi, lo trovi. Se lo trovi, compralo.

Arieccoci con la solita lagna delle piste: vista la bassissima distanza da terra, 'sta macchina non scivola per niente. Nemmeno se la mandi giù in verticale-perpendicolare. Lascia perdere. Ha pure le minigonne! (le hanno messe apposta per farti un dispetto...)

Acquista e stipa. Anzi visto che manca poco al Natale, fatti portare da Natale Babbo qualche modello decente di Hot Wheels. Specificalo bene nella letterina. Se vuoi ti fornisco un piccolo modello di letterina del tipo:

"Caro Natale Babbo,
mi chiamo tal-dei-tali e abito-dove-abito. sono stato buono anzi buonissimo blablablabla (segue sfilza di buoni propositi puntalmente smentiti dai fatti sin dal 26 dicembre - ma chi vuoi che ci faccia caso? Chi ha avuto, ha avuto...).
Fra le tante cose che ti chiedo di indubbia utilità, ti sarei infinitamente grato se, e sottolineo se, ti degnassi di portarmi dei modellini di Hot Wheels degni di questo nome. Se possibile desidererei dei modelli di Muscle Cars degli anni 40-50-60-70: poche eccezioni per gli anni '80. Ti prego di evitare concept cars o modelli assurdi e astrusi che infestano l'altrimenti paradisiaco regno delle Hot Wheels.
Ringraziandoti anticipatamente, colgo l'occasione per porgerti i miei migliori saluti".

Ecco, così potrebbe andare. Se Natale Babbo non recepisse il messaggio, ti consiglio, la prossima volta di rivolgerti altrove.

Ah! Dimenticavo. Il solito video...


venerdì 17 dicembre 2010

Ford Thunderbird 1959 (II generazione)

Caro Andreo,
dopo aver un po' (molto) parlato male dell'ultimo modello descritto nel mio precedente post, proviamo a rifarci gli occhi con questo: si tratta della Ford Thunderbird (T-Bird) del 1959 (II generazione).

Tanto per annoiarti con il mio blabla prolisso e stucchevole, ti ricordo che in piena estate appena trascorsa ti avevo illustrato la Ford Thnderbird del 1963 convertible sciorinando una sviolinata di elogi degna di Niccolò Paganini nei suoi momenti migliori.

Oggi facciamo un passo indietro negli anni et voilà: eccoti qui questo splendido esemplare.

Si tratta di una versione niente male anche se (veramente c'è da strapparsi i peli dalle ascelle) quei fascioni verdi sulle fiancate se li potevano risparmiare. Se proprio ci devi scarabbocchiare qualcosa, vabbè, però datte 'na regolata!!!

Comunque resta un bel modello. Le foto (che fanno un po' schifo ahimè) danno una pallida idea della realtà.


Non so se hai notato, il lunotto anteriore mi è calato un pochettino: ho cercato di rimetterlo a posto, ma ho sentito un cric sinistro e ho desistito. Meglio un po' abbassato che rotto del tutto. Del resto un difettino la rende simile all'originale: le auto americane dell'epoca erano famose per essere piene di problemi e di difetti. Poi sono arrivati i samurai giapponesi e l'industria automobilistica americana è andata carte quarantotto...

Alt! Sto divagando! Torniamo a noi. Bello questo esemplare. Buoni i dettagli. Buono il livello generale. Devo dire che questo modello non si trova più tanto facilmente: almeno dalle nostre parti. Se lo vedi in giro lo devi prendere assolutamente.

E' inutile che te lo scrivo, ma non si sa mai. Con questo modello NON CI SI GIOCA PER NESSUN MOTIVO!!! Una volta acquistato ve messo via per sempre: diciamo che è un reperto da intenditori. Stop!

Guardati ora questo spot pubblicitario dell'epoca. Un po' di nostalgia non guasta mai. Che dire? Che anni! Che tempi! Che macchine...

martedì 14 dicembre 2010

Buick Riviera 1971

Caro Andreo,

continuiamo la nostra carrellata di commenti deliranti su automobiline e macchinette con un altro pezzo di un certo qual interesse (per vari motivi). Si tratta della Buick Riviera del 1971. Stiamo parlando di un'auto arcistranota negli Stati Uniti di cui esistono tantissime versioni. Tanto per rimanere nel nostro ambito delle Hot Wheels, io stesso ne posseggo varie versioni degli anni '60. La versione del 1971 aveva la caratteristica coda detta "boat tail".

In questo caso però per non inflazionare questo serissimo e blasonato blog con modelli degli anni '60, passiamo senza indugi ad illustrare una versione della Buick Riviera appunto del 1971. Detto per inciso dalle nostre parti si pronuncia Buicche!


Insomma. Che dire? Tanto per iniziare devo ammettere che mi ci è voluto un bel po' per fotografare questo esemplare. Non ci riuscivo. Forse per colpa delle dimensioni (non irrilevanti) le foto venivano sempre male e sfocate. Oppure sono io che non sono capace. Fatto sta che questo è il massimo che sono riuscito a fare. Il sarcasmo tienitelo per te!

Passiamo al modello. La macchina sarebbe bellina, però secondo me, l'hanno rovinata. Un colore più lugubre era difficile da trovare. Quelle panacche sulle fiancate poi! Questa Buick non se le meritava proprio. Le ruote mi sembrano fuori proporzione. Il fascione rosso nel posteriore fa pensare al sedere di un babbuino. Non so che dire... Guardati 'ste foto, e dimmi tu...

Le mie perplessità si devono anche la fatto che di questa vettura, un paio di anni fa, ne ho visto l'originale ad un raduno di auto storiche. Se penso all'originale quindi mi viene in mente l'enorme abisso che separa questo feticcio dalla realtà. Comunque lasciamo perdere.

In breve, questo è un esempio di come non sempre le ciambelle riescano con il buco, anzi con il Buicko. Ho altri esempi come questo (auto fuori proporzioni, pacchianate eccessive, ecc...) e non mancherò di illustrarli.

L'esemplare vale tuttavia la pena di collezionarlo anche perchè la HW, come dicevo prima, ha fatto varie annate della Riviera. Quindi non è male possedere quella del 1971. Tempo fa si trovava facilmente. Ultimamente è sparita. Non so se l'hanno ritirata per la vergogna, ma sono pressochè sicuro che non sia andata proprio a ruba.

Per concludere, si tratta di un esemplare utile solo alla collezione. Scordati completamente di poterci giocare sulle tue mirabolanti piste: scivola malissimo, anzi per niente. Struscia per terra e si ferma sempre. Anche da questo punto di vista, questa povera Buick è perfettamente in linea con quanto sopra...

Rifatti gli occhi con questo filmato dell'epoca (siamo nel 1971). Almeno si capisce come era fatta realmente la Buick Riviera e il casino che hanno fatto con questa HW.

venerdì 10 dicembre 2010

Chevrolet El camino 1968

Caro Andreo,
visto che è arrivato il freddo, approfitto per illustrarti questo bellissimo modello: si tratta della Chevrolet El Camino 1968. Eh sì, perchè d'inverno si accende "El Camino"!
Bando alle scemate. Anche in questo caso si tratta di un ultrastraclassico: chi vuoi che non conosca la El Camino oltretutto del 1968?!?!



Tanto per essere chiari: la El Camino nasce proprio come un pick up da lavoro di piccolo cabotaggio. Tuttavia, visto il successo della vettura, venne "smanettato" in moltissimi modi. La Hot Wheels ne propone una versione appunto molto, ma molto smanettata.

E' vero che, nella sua versione originale, la El Camino, anche se dalla linea piuttosto classica, rimaneva un po' anonima: però in questo caso forse hanno esagerato un tantinello. Vada per il colore della carrozzeria (il rosso sulle auto sportive fa sempre la sua porca figura) ma le fiamme non ci volevano. Passi pure il burinissimo alettone (c'è il solito terrore che una macchinetta voli via?) e le ruote grosse, ma il motore sul pianale di carico come c'è finito? E' il motore della macchina? E allora che c'è sotto il cofano? Forse questa El Camino ha due motori? Difficile. Forse sta trasportando il motore di qualcuno? E' un motore?

Prima di lasciarti con queste domande esistenziali ti ricordo che il modello che vedi si trovava facilmente in giro fino a qualche mese fa: ora francamente non so. Se ti piace questa versione, accattala. Non è una rarità, però, nonostante tutto, è bellino...

A proposito! Visto che è Natale, ti ricordo che Babbo Natale scende già da El Camino! (battuta scema...)






venerdì 26 novembre 2010

Ford Galaxie 1964

Caro Andreo,

eh no! Ai grandi classici non si può sfuggire! Questa volta ti becchi questa splendida Ford Galaxie del 1964. Bisogna riconoscere che la HW ha fatto decisamente un buon lavoro. Ottimo esemplare. Niente pacchianate o burinate. Buona la vernice. Buono il livello dei dettagli. Forse (ma dico e sottolineo forse) i cerchi sono un po' troppo aggressivi per questo tipo di vettura. Ha pure l'alettone posteriore. Si vede che potrebbe volare via. La prudenza non è mai troppa. Però la HW cerca sempre di "sportivizzare" tutto sennò si vede che vengono fuori modelli troppo seri... E che ne so io?!?!



Questo esemplare non è proprio rarissimo. Tempo fa si trovava abbastanza facilmente. Però è da un po' che non lo vedo più in giro. Comunque se strufoli fra i mucchi di HW capace pure che un esemplare salta fuori.

Se lo trovi compralo subito perchè, almeno secondo me, è un modello bellissimo: fa la sua decente figura nella tua collezione.

Per quanto riguarda il tristissimo capitolo "piste", nonostante sia un modello di grandi dimensioni e piuttosto bassino, la HW non lo ha realizzato proprio da "strascico": intendo dire che un po' di altezza da terra ci sarebbe pure. Quindi se proprio un domani ti venissero le fregole di usare un Galaxie del 1964 per fare le corse sulla pista, evabbè! Fallo pure, ma con prudenza eh! (mi pare di stare a dire sempre le stesse cose! Ma a dàlle e dàlle magari alla fine...)

mercoledì 3 novembre 2010

Chevy Nova serie 1968

Caro Andreo,

oggi andiamo ad illustrare un altro grande classico: la Chevy Nova del 1968. Si tratta di un esemplare decisamente ben realizzato. Forse un po' tozzo, ma i particolari sono piuttosto buoni. Anche in questo caso non ci sono le stramberie che rovinano la carrozzeria (teschi, fiamme, scritte allucinanti di prodotti inesistenti, numeri, ecc...). Bellina la verniciatura bicolore che fa la sua porca figura.


Questo esemplare fino ad un po' di tempo fa si trovava abbastanza facilmente. E' da un po' di tempo però che non lo vedo più in giro. Inutile dire, quindi, che se ti capita fra le mani, la devi acquistare subito. Che te lo dico affà??

La Chevy Nova infatti è stata una vettura famosissima negli USA e ancor oggi ha moltissimi aficionados. Personalmente questa auto mi piace molto anche perchè mi ricorda vagamente (molto vagamente!) il "Kadettone" di una volta. Per sapere che cosa era il "Kadettone" chiedi a tuo padre: lui, che ha più o meno la mia età, lo sa di sicuro... Comunque se non lo sapesse, il "Kadettone" era l'Opel Kadett degli anni '60: un'auto berlina che era una via di mezzo fra un polmone sfiatato ed uno scatolone sfondato. Quando eravamo ragazzini in circolazione ce ne erano tantissime con dei colori assurdi: beige sbiadito, azzurrino pastello andato a male, rosso sfocato. La migliore era quella bianca: della serie "senza infamia e senza lode".

Alt! Mi sono perso! Dobbiamo parlare della Chevy Nova e non del "Kadettone". Comunque il modello lo hai visto, il suggerimento di acquistarlo te l'ho dato. Ah! Dimenticavo. La solita nota per le tue terrificanti ed aberranti piste: anche se a malincuore, questa macchina mi sembra adatta per farla correre (ruote grosse, altezza da terra adeguata). Tuttavia, torno a ripetere, se puoi evitare, è meglio!

E adesso, come al solito, un piccolo filmino, tanto per farsi un'idea dell'auto dal vero...

martedì 19 ottobre 2010

Plymouth GTX 1971

Caro Andreo,
quando si parla di auto sportive è difficile evitare un modello come questo: sto parlando della Plymouth GTX del 1971.

Devo dire che la Hot Wheels ha fatto un discreto lavoro perchè rendere in miniatura un'auto come questa non era facile. Il modello che ho trovato devo dire che non è niente male anche se forse, secondo il mio modestissimo parere, questa verniciatura rende quest'auto un tantino lugubre.


Buoni i cerchi e buono il livello dei dettagli: forse il muso si poteva fare un po' meglio. Comunque accontentiamoci. Come avrai notato dalle mie foto approssimative, questa versione ha i cerchi posteriori più grossi di quelli anteriori. Quindi, visto che sei un appassionato di utilizzo di piste e pistarelle, una volta tanto ti posso concedere l'uso di questo modello per gli sbattimenti e gli scivolamenti nelle tue spericolatissime piste. L'auto è abbastanza alta e devo dire, anche se a me importa poco perchè inscatolo tutto, corricchia pure! Hai visto che alla fine non sono poi un maniaco della corservazione sotto vetro? Eddai, questa volta ci puoi giocare. Comunque è sempre bene fare attenzione a non rovinare la macchina, sennò è un peccato.

Questo esemplare si trova piuttosto facilmente. L'ho visto in giro anche di recente. Se lo trovi, accattalo perchè comunque, anche se non è un pezzo raro, fa sempre la sua porca figura in una collezione di HW.

Di seguito ti aggiungo un paio di video (anche se mi è parso di capire dall'ultima volta che ci siamo visti che di questi video te ne frega poco). Comunque perservero e li aggiungo lo stesso. Il primo video illustra una Plymouth GTX del 1971 mentre il secondo riguarda la versione del 1972 che è abbastanza simile. Rendono comunque l'idea di come sia dal vero questa bellissima auto.




mercoledì 6 ottobre 2010

Chevrolet Impala 1964

Caro Andreo,

nelle collezioni di Hot Wheels non possono mancare alcuni classici. Che dico classici?!?. Meglio parlare di "ultra-straclassici". Si tratta infatti delle immancabili ed ineluttabili Ford Mustang (di tutti gli anni e versioni), le varie Camaro e via discorrendo
Se non hai almeno qualche pezzo di questo genere la tua collezione non sta in piedi.

Nel novero degli straclassici che non possono mancare c'è certamente la Chevy Impala in tutte le versioni e generazioni possibili immaginabili. Oggi buttiamo qualche minuto della nostra scarna esistenza a celebrare ed illustrare la Chevy Impala del 1964.

Come puoi vedere dalle immagini si tratta di un bellissimo modello: in questo caso la Hot Wheels ha fatto un buon lavoro per quanto riguarda i dettagli e l'eleganza. Niente fiamme e teschi: ottimo.



Il colore rosso sembra stare abbastanza bene ed i cerchi sembrano appropriati. Buono il livello dei dettagli soprattutto per i fari. Niente male, niente male.

Questo modello l'ho trovato tempo fa e comunque di tanto in tanto si trova nei mucchi. Quindi se ti capita sottomano vedi di acchiappare questa versione perchè, come ti ho già detto, un'Impala non può mancare. Non puoi rimanere Impalato... (umorismo da quattro soldi...)

Ho anche trovato questa versione "grigia-azzurrina" che non è malaccio e con la quale puoi visualizzare il muso della Impala: però quelle righe colorate sulle fiancate! Beh, non sono il massimo. Accidenti a chi ce le mette!!




Ovviamente di questo modello ne possiedo anche altre versioni di altre generazioni che saranno oggetto di riflessione in un altro specifico ed altrettanto delirante post.

Comunque, come puoi intuire dalla forma di questo esemplare, non si presenta molto adatta per giocarci con le tue benedette piste: sciovolano piuttosto male perchè sono bassissime. Lascia perdere e predisponi questo modello per la conservazione nella formaldeide e contemplazione estatica. Insomma il suo destino è lo scaffale.

Se vuoi avere maggiori informazioni su questo veicolo (in inglese come al solito) clicca qui.

Visto che si tratta di uno straclassico ti aggiungo anche questo video. E' un po' burino: concentrati sulla macchina ed ignora il resto...


venerdì 10 settembre 2010

Ford Fairlane 1966

Caro Andreo,
oggi volevo presentarti questo interessante modello: si tratta dalla Ford Fairlane seconda generazione del 1966. Come puoi notare si tratta di un esemplare piuttosto bello e devo dire che è uno dei miei modelli preferiti per molti motivi.


Innanzitutto questa versione dispone di un bel colore e non ha fregi strambi (le solite fiamme, teschi e cavoli vari). Buono il design dei cerchi e soprattutto discreto il livello di finiture e dei dettagli.



Inoltre non so perchè questa macchina mi ricorda la Ford Escort di mio padre. Attenzione! Fra una Fairlane del '66 ed una Escort fine anni '70 non c'è proprio niente in comune. Eppure questa comparazione mi viene proprio spontanea: chissà perchè (dovrò farmi vedere da uno psicoterapeuta...)

Comunque questo esemplare l'ho trovato alcuni anni fa: ogni tanto risalta fuori e si può trovare in circolazione abbastanza facilmente. Se lo trovi ti consiglio di prenderlo perchè, almeno secondo me, si tratta di un bel modello.

Essendo una berlina super classica, in teoria, ripeto IN TEORIA, ci si potrebbe anche giocare con la tua benedetta pista: per me rimane sempre un peccato però, perchè si potrebbe rovinare la verniciatura. Comunque Andreo, fai come ti pare: con altri modelli magari no, ma con questo, con grande attenzione, una giocatina faccela pure...

Detto per inciso. Bisognerà che prima o poi trovi del tempo per elaborare una teoria e tecnica del collezionismo di Hot Wheels! Una vera e propria Scienza! Chi lo sa. Vedremo.

Se vuoi informazioni (ahimè in inglese: però ci sono delle belle foto) sul modello originale clicca qui.

mercoledì 28 luglio 2010

Ford Thunderbird 1963 (3a generazione) convertible

Caro Andreo,

in estate fa caldo ed il caldo fa sudare. Anche noi, poveri collezionisti di Hot Wheels, ci dobbiamo pertanto adeguare: oggi illustriamo questo bellissimo modello di vettura "convertible" ovvero la Ford Thunderbird (T-Bird) di terza generazione (classe 1963).


Anche in questo caso di tratta della versione di un "classico" della tradizione automobilistica americana: oltretutto la T-Bird è stata una vera "icona" degli anni '50 e '60.

In questo caso abbiamo a che fare con una decappottabile dalle linee molto filanti: fari tondi davanti e dietro. In questa versione devo dire che il rosso dona molto: decisamente sportiva , ma elegante. Buono il livello dei dettagli sulle fiancate, discreti i cerchi. Grazie al cielo non ci sono fiamme, teschi o scritte allucinanti (frequenti in molti altri modelli Hot Wheels. Ma perchè ce li mettono???)

Questo esemplare l'ho trovato per puro caso, ma non credo che si tratti di una vera e propria rarità: comunque è da parecchio che non ne vedo altri esemplari in giro. Se lo trovassi, accattalo immediatamente. Ripeto: immediatamente! (va bene qualsiasi colore, passino anche eventuali scritte e fiamme: pazienza...)

Anche in questo caso, si tratta di un modello da pura contemplazione: l'auto è molto bassa e scivola poco quindi non va bene sulle piste (per le tue competizioni casalinghe fa pena. Non c'è niente da fare: non cammina e anche una Hot Wheels falsa da quattro soldi la frega facilmente. Quindi lascia perdere). Oltretutto, essendo una decappottabile, ha il parabrezza molto delicato: si può rompere facilmente e, con il parabrezza rotto, questa splendida T-Bird diventerebbe una mezza schifezza.

Quindi prudenza ed un consiglio: con tutte le "convertible" ci vuole molta delicatezza soprattutto nelle fasi di stoccaggio e conservazione. Niente ammucchiate di macchinette dentro le buste o scatole...

Per ulteriori informazioni (ahimè in inglese) sulla Ford Thunderbird (nelle varie generazioni) clicca qui.

domenica 25 luglio 2010

Cadillac Eldorado Brougham 1957

Caro Andreo,
cominciamo la nostra carrellata di Hot Wheels con un pezzo che per me è uno sicuramente dei preferiti: la Cadillac Eldorado Brougham del 1957.


Come puoi vedere dall'immagine si tratta di un "classico" americano degli anni'50: vernice bicolore e pinne d'ordinanza. Forse i cerchioni non sono proprio il top però rimane un esemplare molto bello.

Questo modello l'ho trovato per puro caso alcuni anni fa e non ho più avuto occasione di ritrovarlo da nessuna parte. Forse questo potrebbe significare che sia diventato un pezzo raro? Non lo so. Comunque, viste le caratteristiche della macchina e la potenziale rarità, ti sconsiglio vivamente, se per puro caso ne trovassi un esemplare, di giocarci facendola scivolare su una pista o con il classico giochetto degli "scontri"!!! Questo è un tipico esemplare che si mette da parte e lo si ammira nei suoi dettagli e particolari.

Tempo fa, ho trovato questa versione dello stesso modello.

Devo dire che non è proprio la stessa cosa. Terribili i cerchioni rossi e le scritte sulle fiancate. Eppoi le fiamme! Quelle proprio non ci volevano! Ma che ci vuoi fare?

Comunque fa sempre la sua bella figura, anche se la versione "black and white" è decisamente migliore...

Se vuoi aver informazioni sulla vettura originale clicca qui.