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lunedì 12 dicembre 2011

Chevrolet Monte Carlo 1970

Caro Andreo,

se c'è una macchina che è veramente da definire uno "straclassico" questa è certamente la Chevy Monte Carlo. Auto pressochè ingota ai più dalle nostre parti, ma molto popolare negli USA, la Monte Carlo per decenni ha rappresentao la più tipica auto americana: direi che alla fine faceva quasi parte itnegrante del paesaggio. Del resto se uno guarda un film americano degli anni '70 o '80 ne noterà un bel po' in giro per le strade. 

Realizzata in varie generazioni, la Chevy Monte Carlo era una caratteristica 2 porte di dimensioni significative, cilindrata da paura (dai 5.7 litri del modello base fino ai 7,44 del modello Turbo Jet V8) con velocità irrisorie, consumi inimmaginabili per gli standard attuali: nonostante le sue linee tipicamente americane, resta comunque un discreto, ma affascinantissimo "bidone" degli anni '70. I simply love it.

La versione che andiamo ad esaminare in questo sciocco post è la Chevy Monte Carlo del 1970 ovvero la prima generazione che apparve sul mercato (oltretutto prima dello schock petrolifero del 1973).






Diciamo subito che le proporzioni di questo modello appaiono sostanzialmente corrette. Il colore della carrozzeria ('sto verdone...) è tuttavia abbastanza vintage e coerente con i colori in voga negli anni '70. Accettabili le modanature biancastre sulle fiancate e gli striscioni sul cofano: il tutto tende a sottolineare le linee spigolose e quadrate come imponeva il gusto stilistico dell'epoca (niente a che vedere con le uova che girano oggi). Il livello dei particolari non sarà mozzafiato, ma non è nemmeno del tutto deprimente: le maniglie delle portiere sono ben evidenziate così come interessante è la scritta "Monte Carlo" (ma come ci accontentiamo di poco!). Certo che però una maggiore cura sul frontale non ci sarebbe stata male... Cerchioni a 5 razze abbastanza buoni: come al solito quelli posteriori sono più grandi.

Un bell'esemplare nel complesso che, possiamo dirlo, passa con un votazione sopra la sufficienza il nostro esame inquisitorio. Dato che si tratta di un'icona degli anni '70, il minimo che puoi fare è alzarti subito dalla sedia e cercare di trovare questo esemplare. Si trova piuttosto facilmente: quindi mettiti all'opera (non in senso lirico-musicale ovvio).

Altrettanto ovvio sarebbe evitare di sverniciare o profanare un modello dal valore al limite del totemico: escluderei pertanto di impiegarlo sadicamente sulla tua pista tonno e carciofini...






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