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mercoledì 7 dicembre 2011

Pontiac GTO 1964

Caro Andreo,

il modello che andiamo ad esaminare in questo scalcinato post interessa una delle prime versioni di una delle auto più leggendarie della produzione automobilistica americana: la Pontiac GTO, in questo caso, del 1964.

Devo premettere però che, anche se la HW denomina questo modello come GTO del '64, a me francamente sembra più una Pontiac Grand Prix. Forse è un modello di transizione questo del '64, comunque, visto che io non ci capisco più di tanto, mi attengo a quanto dichiarato dalla HW.

Questo modello devo dire che non si ispirava al principio della massima originalità anche se di lì a poco la GTO avrebbe assunto la sua caratteristica più evidente ovvero i due fari anteriori sovrapposti. In questo caso, la GTO presenta i fari anteriori orizzontali come li avevano alla fin fine un po' tutte le auto. In quei primi anni '60 le macchine erano degli scatoloni squadrati che si assomigliavano un po' tutti. Del resto non è quello che succede anche oggi? Quando non c'è molta fantasia in circolazione ecco che abbondano i clichè. Che ci vuoi fare?

Non perdiamo ulteriore tempo e vediamo il motivo per cui sto sprecando mucchi di minuti con questo post...





Dunque: visto che il modello originale non era proprio un esempio di trasgressione stilistica, anche questa replica soffre dello stesso problema. Comunque le proporzioni complessive diciamo che ci sono ed il livello dei dettagli è passabile (considera che questo esemplare fa parte della serie Treasure Hunts). Il colore della carrozzeria è orribile: una specie di azzurro smosciato verdastro, acquamarina ma di un mare inquinato. Le fiamme arancioni "sbattono" con questo colore un po' putrescente della carrozzeria e comunque sono un tantino patetiche: è vero che è una GTO, ma l'impressione che rimane è quella del "cassone". Inutile arrabbiarlo con le fiamme: non ci casca nessuno. Le fiamme che sbucano dal cofano anteriore poi fanno pensare che il motore stia fondendo: insomma non è un bel biglietto da visita. A proposito, il cofano motore si apre e questo è uno dei rari casi in cui non si vede la triste fessurazione quando il cofano non si chiude del tutto. Qui, mi tocca ammetterlo, la cosa è fatta abbastanza bene.

Muso ben realizzato, cerchioni a 5 razze con quelli posteriori maggiorati: gli interni azzurri mi ricordano quelli del mio Ford Taunus del 1976. La lacrimuccia è d'obbligo...

Esemplare nel complesso non malaccio: direi che una GTO del '64 non sfigura di certo nella tua collezione. Se ti dai da fare, con un po' di pazienza, questo modello si trova abbastanza facilmente in giro. 

Di solito questo tipo di modelli, in passato, strusciavano goffamente per terra. Ora la HW con questi cerchi li ha decisamente sollevati e non smusano più per terra: questo non significa ovviamente che questa GTO la devi fiondare giù per la tua pista con i fiori di zucca...


Questo è lo spot della Grand Prix del 1962: più o meno siamo lì. Ahò per me questa è una Grand Prix...

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