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mercoledì 8 giugno 2011

Ford Torino Talladega 1969

Caro Andreo,

detto proprio sinceramente, sono stato incerto fino all'ultimo se inserire o meno questa Ford nel mestissimo elenco delle "auto tristi". Devo dire però che, in onore al nome che questa auto porta, ho dovuto rinunciare a codesta fortissima tentazione: una Ford Torino non può, per definizione, essere classificata come un'auto triste.

In questo risibile post stiamo (s)ragionando della Ford Torino Talladega del 1969: si tratta della versione sportivissima da competizione della più bonaria Ford Torino dell'epoca (attenzione con le battute perchè ci avviciniamo pericolosamente ad un modello di auto leggendario: qualche anno dopo - 1972 - uscì la Ford Gran Torino Sport - l'auto di Starsky & Hutch per intenderci).

La Ford Torino Talladega deve il suo nome al circuito di Tallaldega in Alabama ed infatti questa macchina venne progettata e costruita per correre nelle competizioni NASCAR. Venne infatti dotata di un motore potentissimo ed una linea filante (si fa per dire viste le dimensioni) con il suo caratteristico fastback. Dopo qualche successo, la Ford Torino Talladega venne surclassata puntualmente dalla Dodge Charger e dalla Plymouth Superbird (Forza Plymouth!!!): il colpo di grazia arrivò nel 1970 quando la NASCAR mise al bando queste versioni bomba di automobili e pose fine di fatto all'esistenza in vita della Ford Torino Talladega.

Di questa supercar furono realizzati 754 esemplari (compresi prototipi) tutti con gli stessi allestimenti e motori: unico optional il colore che poteva essere scelto fra il Wimbledon White (286 esemplari), il Royal Maroon (258 esemplari) o il Presidential Blue (199 esemplari). Pur essendo un'auto piuttosto rara (per via del numero molto limitato di auto prodotte) non è considerata una chicca da collezione: ecco che rispunta la lacrimuccia per l'"auto triste" (sob e strasob!)

La Hot Wheels, che io sappia, ha realizzato la riproduzione della Torino Talladega (in un numero spropositato di esemplari) in bianco ed in blu. Personalmente posseggo la versione della HW con la livrea Presidential Blue che vado subito a mostrarti.



Beh! Che dire? Il livello dei dettagli non è malaccio: apprezzo la scrittona Ford sul cofano per esempio o le frecce laterali ben evidenziate. Il colore della carrozzeria è molto simile all'originale: pur essendo una supercar non ha però burinate addosso che la renderebbero pacchianissima. Certo che però appare un tantino moscia. Comunque le proporzioni sono indovinate ed i cerchioni HW standard sembrano appropriati. Niente vetri colorati e buona riproduzione degli interni. Tutto sommato un lavoretto abbastanza ben fatto: più che sufficiente via!

Certo che di tristezza ne viene fuori tanta, ma, come ti ho detto più sopra, mi sono ripromesso di tenere questa Ford lontano dal novero delle "auto tristi" e quindi mantengo la mia promessa.

Questo modello è facilissimo da trovare soprattutto di colore bianco: questa versione blu è meno comune. Ti suggerisco di aggiungere questo esemplare alla tua collezione perchè, tra l'altro, è propedeutico alla Ford Gran Torino di cui sopra (che posseggo) che rimane una pietra angolare di una collezione di HW che si rispetti.

Giocare sulla tua Junghiana pista con questo modello è pressochè impossibile: pur essendo un bolide da corsa è talmente basso che struscia praticamente per terra in modo tale da quasi sfidare tutte le leggi di gravità e la stessa seconda legge della termodinamica (non c'entra nulla ma fa molto "da persona istruita").

Ed ora la Talladega dal vivo...

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