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mercoledì 6 novembre 2013

Chevrolet Chevelle SS 1967

Caro Andreo,

mi metto sempre con un certo piacere a dissertare di automobili ultra classiche come la Chevy Chevelle. Nel post odierno abbiamo a che fare con la versione SS (sportivissima quindi) del 1967. Un'ottima annata non c'è che dire. Ho già parlato a lungo della Chevelle e mi sembra quindi inutile stare qui a ripetere il solito blabla su questa macchina arcinota. Basti dire pertanto che è una delle auto che maggiormente si prestano a rimaneggiamenti per trasformarla in una Muscle Car con i controcavoli. 

Da aggiungere che la versione del 1967 rappresenta il restyling della prima generazione di Chevelle che era nata nel 1964. La versione SS inoltre era semplicemente una bomba...

Di queste auto oggi non ne abbiamo nemmeno una lontana idea nè per design nè per caratterstiche tecniche. Con gli orrori che girano oggi, guardo questi modelli di auto degli anni '60 con una notevole dose di nostalgia.

Vediamo ora l'esemplare realizzato dalla HW ed in mio possesso.




Premetto subito che più passa il tempo più mi rendo conto di non essere in grado di scattare fotografie decenti. Ma questo non è di certo l'argomento della nostra odierna discussione. Veniamo al sodo.

Modello dalle proporzioni corrette e dotato di un livello di accuratezza dei dettagli appena sopra la norma. Colore carrozzeria di un rosso cupo non malaccio, ma non da urlo. Avrei preferito qualcosa di meglio. Le fasce bianche evidenziano la linea filante del modello. Ok. 

Cerchi maggiorati a cinque razze con cerchioni posteriori ulteriormente oversize. Modello pertanto piuttosto alto da terra e con il muso rivolto verso il terreno... Vetri trasparenti (Ok), selleria nera (bene). Muso abbastanza indistinto: pazienza. Retro idem. Maniglie evidenziate (magra consolazione...).

Modello tuttavia nel complesso piuttosto ganzo, soprattutto perchè era ganzissima la Chevelle del '67. Se lo trovi in giro (cosa estremamente improbabile) ti raccomando di raccattarlo subito: la Chevelle non può mancare nella tua collezione.

Visto che non si trova tanto facilmente ti sconsiglio vivamente di giocarci: da prendere e mettere sotto spirito.





martedì 17 settembre 2013

Limozeen

Caro Andreo,

in un batter d'occhio eccoci precipitati nuovamente nella dimensione delle "machinestrane". Nel caso in esame oggi, si tratta di fare l'autopsia (è proprio il caso di dirlo visto che farnetico di macchine) di questo esemplare che la letteratura scientifica in materia denomina, in modo alquanto sibillino, come Limozeen.

Il nome è tutto un programma dato che si tratta di una misteriosa Limousine. Ho provato, nel poco tempo a mia disposizione, a capire di quale auto si tratti, ma più di tanto non ci riesco. Ci sono elementi vari pescati da macchine diverse: sembra un pochino una Cadillac Fleetwood Limousine del 1981, però c'è qualcosina che ricorda la Lincoln Town Car Limousine degli anni '80. Insomma, alla fine della fiera, possiamo dire che si tratta di un esemplare di fantasia che comunque possiede la linee di una vettura in versione limousine degli anni '80.

(Che cosa è una limousine? Cavolo: informati! Comunque, sono versioni speciali di ragguardevoli dimensioni di auto di lusso di solito dotate di più posti in modalità "divanone", con bar, TV, piscina idromassaggio, sauna, veranda panoramica, cesso, palestra, pista di pattinaggio, ecc... ecc... Insomma auto per poveri-poveretti...)

La HW ha fatto uscire la Limouzeen in parecchie versioni e varianti. Io però la posseggo nella versione "Happy Birthday". Faceva parte di uno special Gift Pack che la HW realizza appositamente come regali per i compleanni. Nello specifico faceva parte, insieme ad altri 5 esemplari, di un dono fatto a mio figlio alcuni anni or sono quando era piccolo e ancora giocava con le macchinette. Poi, prima che le distruggesse tutte e 5, sono passato io e le ho conservate per i posteri. Ma dimmi tu!

Passiamo ad esaminare quindi il modello in questione con l'avvertenza che le foto che ho fatto alla mia Limozeen sono in assoluto le peggiori che abbia mai effettuato. Non so il perchè.





Dalla nube di foschia che queste foto emamano possiamo "intuire" alcuni aspetti. Innanzitutto si tratta di un esemplare dalle dimensioni ragguardevoli: è tutto di metallo poi. Quindi potrebbe essere catalogato come "arma impropria" soprattutto se scagliato con forza contro persone o animali. Il colore rosso della carrozzeria evidenza la finalità regalatoria del modello, aspetto direi esacerbato dalle scritte e dai ridicoli festoni appicciati sulle fiancate. Diciamo che non si presenta come un carro funebre.

Un aspetto comunque interessante è la presenza di una bella fascia cromata nella parte bassa del modello che raccorda il muso con la coda. Il muso è di discreta fattura, la parte posteriore è un po' più spartana come realizzazione. Nel complesso il livello dei dettagli degli esterni non è molto elevato. Cerchioni a raggi: tutte le ruote sono del medesimo calibro. Interessante notare le ruoti posteriori semi-nascoste. Un aspetto che nelle auto mi è sempre tanto piaciuto.

Il modello presenta il tettino apribile completamente aperto: in tal guisa possiamo sbirciare agevolmente all'interno per notare la dovizia (si fa per dire) dei particolari: sellerie bianche (a prova di vomito). Dal tettino possiamo anche notare la presenza all'interno di un piccolo ripiano a forma cilindrica con sopra appoggiati degli oggetti non ben identificabili. che si tratti oltretutto di una "mistery car"?

Nel complesso un esemplare interessante per le sue peculiarità. E' da tantissimo che non lo vedo in giro. Quindi non ti agitare....

Il pensare di usare questo modello su una pista sfiora il ridicolo: struscia per terra e non si muove di un millimetro...

Guarda un po' se non gli assomiglia...

lunedì 22 luglio 2013

Ford Mustang Mach I 1970

Caro Andreo,

la Ford Mustang è un'icona del mondo automobilistico. Oggi ti presento la versione Mach I del 1970. Si tratta della versione "arrabbiata" della Mustang dell'epoca. Essa venne introdotta nel 1969 e mantenuta fino al 1973: poi forse fu travolta come tante altre dalla crisi petrolifera.

Comunque la Mustang Mach I è una gran bella macchina. Direi da intenditori. A tale proposito vediamone l'elaborazione di HW.







L'esemplare in questione si presenta di fattura discreta.  Le proporzioni sono corrette e il livello dei dettagli è nel complesso buono. Il colore rosso della carrozzeria non è la fine del mondo, ma ci può stare anche perchè le rifiniture gialle aumentano la sportività del modello. Maniglie porte ben evidenziate, frontale tutto nero che non fa fare i salti mortali. I cerchi sono particolarmente maggiorati per quello che riguarda l'asse posteriore. Spoiler posteriore con graticola nera semovibile sul portellone posteriore. Bocchettone presa d'aria sul cofano, vetri trasparenti e selleria nera. Diciamolo: in generale non è malaccio.

Un modello gradevole nel complesso anche perchè è la riproduzione di una macchina veramente speciale. Da collezionare anche perchè è facile trovarsela sotto le mani. Massima cura ed attenzione, eh!

Guarda un po' 'sto video...



venerdì 19 aprile 2013

Chevrolet Camaro IROC-Z 1985

Caro Andreo

eccoci ancora qui a farfugliare di un classico esemplare dell'industria automobilistica americana: si tratta della Camaro questa volta nella versione del 1985 denominata IROC-Z. La Camaro è un'auto leggendaria: da sempre. Certo durante gli anni '80 anche questa macchina subì gli effetti della crisi generale in cui versava l'intera industria automobilistica americana: diciamo che non è proprio la fine del mondo.

Comunque quella dell'85 rientra nella terza generazione di Camaro che tirò avanti fino al 1992. A differenza di tutte le versioni della terza generazione la Camaro dell'85 è decisamente la migliore denominata IROC-Z da International Race of Champions. Considerato il periodo nero di quegli anni questa Camaro IROC-Z tutto sommato non è poi così male.

Vediamo un po' la nostra belva in miniatura.









Dunque le proporzioni del modello sembrano OK. Il livello dei dettagli è tutto sommato discretamente buono: basta guardare il posteriore con i fari ben evidenziati. Il colore nero della carrozzeria è azzeccato per una macchina come questa. Selleria rossa: buona. Vetri trasparenti: va bene anche questo. Cerchi stellari molto grandi con quelli posteriori decisamente enormi. Sulla Camaro dell'85 ci possono stare. Prese d'aria sul cofano in plastica rossa: e vabbè!

Insomma nel complesso un esemplare accettabile. Visto che si tratta della IROC-Z direi che la devi accattare quanto prima. Sarebbe pure buona per tua pista con le patate al forno: però rischi di scassarla. Pertanto: evita!


mercoledì 27 marzo 2013

Chevrolet Custom Pick Up 1969

Caro Andreo,

visto che si sta avvicinando la primavera, voglio esporti un bellissimo esemplare di pick up tradizionale e classicissimo. Si tratta del Chevrolet Custom Pick Up del 1969. Questa è la denominazione adottata dalla HW: in realtà si tratta del pick up Chevy C10 nella versione Cheyenne. La versione Cheyenne prevedeva degli allestimenti un po' più curati per il classico C10 (che altrimenti era piuttosto spartano). Pensa che aveva pure la radio!.

Il C10 è un pick up che si presta da morire al tuning e agli smanettamenti di ogni tipo. Infatti ne circolano ancora parecchi con allestimenti a dir poco fichissimi. Del resto la HW non ha potuto evitare di realizzare una versione piuttosto ganza....






Vabbè, vabbè. Le foto fanno schifo. Ma che ci vuoi fare? Non tutte le ciambelle riescono con il buco. Bisogna accontentarsi.

Dunque le proporzioni di questo esemplare sembrano abbastanza giuste. Il livello dei dettagli non è particolarmente elevato, comunque possiamo definirlo accettabile. Il colore della carrozzeria è abbastanza buono anche se forse poco vintage. I vetri gialli fanno venire l'emicrania e non sono molto pratici per chi, ipoteticamente, dovesse mettersi alla guida di questo furgone. I cerchioni (maggiorati) presentano una fascia gialla che si intona con l'estetica complessiva del mezzo: piuttosto buoni via...
Il muso presenta una griglia con i fari a scomparsa: una sciccheria nel modello reale.
Abbastanza azzeccate le scritte che non scocciano più di tanto.

Nel complesso un esemplare decente anche se un po' micragnoso. si poteva fare di più. E che cavolo!

Comunque si tratta di un pezzo che va collezionato: si trova in giro abbastanza facilmente. Quindi non hai scusanti. Datti da fare, và...



lunedì 18 marzo 2013

Chevrolet Malibu 1965

Caro Andreo,

ecco qui un'ennesima incona dell'industria automobilistica americana di sempre. Sto farfugliando della Chevrolet Malibu che qui introduco nella versione del 1965. Si tratta di una straclassica dalle linee filanti tipiche di quegli anni. E chi non conosce la Malibu? Insieme all'Impala,Chevelle e alla Bel Air rappresentava l'auto americana tipica, senza se e senza ma.

La Malibu del 1965 fa parte della prima serie, uscita nel 1964, che venne prodotta fino al 1967: di questa macchina ne esistevano un bella varietà di versioni. Voleva la Station Wagon? C'era. Volevi la convertible? C'era. Volevi la versione sportiveggiante? C'era la versione SS. Alla fine degli anni '60 la Chevelle e la Malibu vennero fuse in un'unica auto ovvero la versione Malibu della Chevelle: un po' più familiare e bonaria della Chevelle vera e propria che era quasi una muscle car.

Della serie: chissenefrega... Passiamo ora ad eseminare il modello realizzato dalla HW.






Che foto orribili che ho fatto. Vabbè. Tiriamo avanti.

Il livello dei dettagli appare decisamente standard: niente spinte in avanti. Peccato perchè la Malibu secondo me avrebbe meritato qualcosina in più. Comunque le proporzioni appaiono corrette. L'aspetto è decisamente quello di una lowrider quindi con cerchioni esagerati a 5 razze e fondo che quasi tocca terra. Colore azzeccato con interessanti fascioni neri. Interni neri con vetreria trasparente che non volgarizza il tutto. 

In sostanza un esemplare discreto anche se forse si poteva fare meglio. Si rischia l'"autotriste"? Forse, ma per rispetto della Malibu, la salviamo per questa volta.

Direi che dovresti avere questo esemplare prima di tutto perchè una Malibu è una Malibu: non aggiungo altro. Tieni conto che recentemente una versione nuova della Malibu viene commercializzata anche in Italia. Non ha nulla a che spartire che le vecchie glorie del passato, però diciamo che funge da promemoria. 

Non tentare di giocarci perchè è una lowrider, bassissima, strascica il fondo e non si muove più di tanto.


mercoledì 6 marzo 2013

Plymouth Barracuda Formula S 1968

Caro Andreo,

sono un patito delle Plymouth. Inutile negarlo. Per me la Barracuda resta la muscle car per definizione. Ed ecco che infatti sto qui a proporti questa splendida Plymouth Barracuda Formula S del 1968. Anche se personalmente preferisco le Barracuda degli anni '70 devo dire che anche questa macchina non era niente male. La versione Formula S prevedeva un allestimento sportivo con un motorino di circa 6700 di cilindrata con 383 CV: mica male...

Erano automobili bellissime da vedere: oggi, con gli ovetti che ci sono in circolazione, macchine simili ce le sogniamo proprio.

Ciancio alle bande e vediamo la riproduzione "in piccoletto" realizzata dalla HW.




Le proporzioni di questo modello sono abbastanza corrette ed il livello dei dettagli, pur non essendo da urlo, è tuttavia accettabile. Il colore è appropriato ed essendo una versione Formula S si può dire che gli addobbi sportivi della carrozzeria sono adeguati. Ovviamente lo scrittone Mopar è d'obbligo. Cerchioni maggiorati, soprattutto quelli posteriori, vetreria trasparente (OK) ed "interiora" nere: diciamo che ci si può stare.

Nel complesso un esemplare accettabile realizzato dignitosamente. Poichè si trova facilmente in giro, devi aggiungerlo alla tua collezione poichè una Barracuda è sempre una Barracuda.


giovedì 3 gennaio 2013

Chevrolet Monte Carlo SS 1986

Caro Andreo,

iniziamo l'anno nuovo con un'auto decisamente "classica" ed arcinota negli Stati Uniti (anche se totalmente sconosciuta in Italia): sto parlando della Chevrolet Monte Carlo del 1986. La Monte Carlo l'abbiamo già incontrata in altre versioni; si tratta di esaminare questo modello uscito in un'epoca non particolarmente felice per l'industria automobilistica americana.

Quella del 1986 è una delle ultime versioni della quarta generazione di Monte Carlo che si estinse nel 1988. La versione SS disponeva dei vetri "aero" ed allestimenti sportivissimi: inoltre dalla SS venne create la versione "Aerocoupe", ma non è il nostro caso.

Vediamo ora la riproduzione della HW.






Il livello dei dettagli non è particolarmente elevato e le proporzioni secondo me non sono del tutto indovinate: rispetto all'originale questo modello mi sembra più corto e più tozzo, meno slanciato. Cerchioni molto grandi (soprattutto quelli posteriori) che attozzano ancora di più l'esemplare in oggetto. Colore vernice buono con decorazioni più o meno azzeccate: comunque è una SS quindi un po' di grinta non guasta. Che dire poi della grande carenatura sul cofano? Sembra che qualcuno abbia dimenticato una tavola da surf sul cofano: comunque aggiunge un po' (forse troppo) tono sportivo...

Vetri trasparenti e fanaleria anteriore a rilievo plastificato e non come al solito semplicemente "scolpita" a bassorilievo nel frontale. Pochi elementi decorativi di impreziosimento.

Un modello piuttosto spartano ed economico nel complesso, non c'è che dire.

Insomma un esemplare un po' modesto anche considerando l'orginale: si poteva fare di più. La volgiamo catalogare come un' "auto triste"? Beh, penso proprio di sì.

Tuttavia ritengo che possa essere utile collezionare questa Monte Carlo anche se non particolarmente sorprendente e facente riferimento ad un'annata (il 1986) che solitamente è fuori dalla mia portata cronologica. Il fatto che non sia un modello da urlo non vuol dire che tu lo debba prendere a martellate...

Questo è un link molto interessante (a chi frega ovvio): The 1986 Monte Carlo SS Aerocoupe Registry!


Questo pure può interessare: Monte Carlo SS