Caro Andreo,
mi metto sempre con un certo piacere a dissertare di automobili ultra classiche come la Chevy Chevelle. Nel post odierno abbiamo a che fare con la versione SS (sportivissima quindi) del 1967. Un'ottima annata non c'è che dire. Ho già parlato a lungo della Chevelle e mi sembra quindi inutile stare qui a ripetere il solito blabla su questa macchina arcinota. Basti dire pertanto che è una delle auto che maggiormente si prestano a rimaneggiamenti per trasformarla in una Muscle Car con i controcavoli.
Da aggiungere che la versione del 1967 rappresenta il restyling della prima generazione di Chevelle che era nata nel 1964. La versione SS inoltre era semplicemente una bomba...
Di queste auto oggi non ne abbiamo nemmeno una lontana idea nè per design nè per caratterstiche tecniche. Con gli orrori che girano oggi, guardo questi modelli di auto degli anni '60 con una notevole dose di nostalgia.
Vediamo ora l'esemplare realizzato dalla HW ed in mio possesso.
Premetto subito che più passa il tempo più mi rendo conto di non essere in grado di scattare fotografie decenti. Ma questo non è di certo l'argomento della nostra odierna discussione. Veniamo al sodo.
Modello dalle proporzioni corrette e dotato di un livello di accuratezza dei dettagli appena sopra la norma. Colore carrozzeria di un rosso cupo non malaccio, ma non da urlo. Avrei preferito qualcosa di meglio. Le fasce bianche evidenziano la linea filante del modello. Ok.
Cerchi maggiorati a cinque razze con cerchioni posteriori ulteriormente oversize. Modello pertanto piuttosto alto da terra e con il muso rivolto verso il terreno... Vetri trasparenti (Ok), selleria nera (bene). Muso abbastanza indistinto: pazienza. Retro idem. Maniglie evidenziate (magra consolazione...).
Modello tuttavia nel complesso piuttosto ganzo, soprattutto perchè era ganzissima la Chevelle del '67. Se lo trovi in giro (cosa estremamente improbabile) ti raccomando di raccattarlo subito: la Chevelle non può mancare nella tua collezione.
Visto che non si trova tanto facilmente ti sconsiglio vivamente di giocarci: da prendere e mettere sotto spirito.