Caro Andreo,
in teoria, con questo post, ci spostiamo nella'veo delle cosiddette "machinestrane". L'esemplare che ti presento è infatti denominato "Metrorail" dalla Hot Wheels senza fornire alcuna spiegazione aggiuntiva.
Vediamo innanzitutto di cosa cavolo sto parlando.
Come puoi notare si tratta di una specie di Dragster arrabbiatissimo con un cofano spropositatamente allungato, un bel motorone che scappa fuori dal medesimo cofano, scappamenti di ogni genere...
'Sta roba potrebbe sembrare un affare inventato dalla Hot Wheels su due piedi: invece no. Quella che vedi è l'elaborazione in versione appunto Dragster di un'auto reale. Si tratta della Nash Metropolitan costruita negli USA dal 1954 al 1962. In particolare questo modello è la riproduzione della quarta generazione di Matropolitan della Nash.
Si trattava di una micro auto americana che venne anche prodotta e commercializzata in Gran Bretagna dall'Austin. Era una macchina piuttosto buffa e piccolina e mi ha sempre ricordato le automobiline delle giostre e le pericolossime/taglientissime metalliche automobiline a pedali della nostra infanzia. Alla fine del 1961 uscì di produzione perchè strozzata dalla concorrenza: penso però che all'epoca in USA con la benzina a quattro soldi non importava a nessuno di produrre e acquistare ipccole auto magari dai consumi parchi. Erano proprio altri tempi.
Ma veniamo a noialtri. L'esemplare è abbastanza ben realizzato. Indovinati i colori, buoni i dettagli e le cromature, le proporzioni sembrano corrette, ha pure lo scrittone sui fianchi. I cerchioni ci possono stare, mentre i vetri rossi a me non piacciono. Che ci vuoi fare?
Come avrai intuito dalle foto le ruote anteriori mi sono "collassate": il modello quindi ha il muso verso il basso e struscia per terra. E' un esemplare piuttosto delicatino: strano per un Dragster!!!
Non credo che questo modello si possa trovare oggi tanto facilmente perchè è un'emissione un po' vecchiotta. Comunque è un esemplare di un certo interesse per la tua collezione dato che, sia pure "all'arrabbiata", riproduce un'auto molto particolare degli anni '50.
Giocarci con la pista? Scordatelo!
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