Caro Andreo,
ecco qui un altro esempio di "machinastrana", ma che poi così strana non è. La HW etichetta questo modello semplicemente come "So Fine": in realtà si tratta di un classico modello Buick del 1951, secondo ma una Riviera Roadmaster.
Auto di grandissima eleganza ai suoi tempi e di lusso, faceva concorrenza alle Cadillac Coupè De Ville: se si pensa a come è finita oggi la Buick c'è da strapparsi i capelli...
Comunque vediamo subito l'esemplare realizzato dalla HW.
Realizzazione decisamente variopinta, pittoresca e allegrotta di un modello piuttosto serio ed elegante: tuttavia è accettabile nel suo insieme l'accostamento dei vari colori della carrozzeria. Indovinato il grigio per il tetto e passabile l'accostamento rosso-nero-bianco. La verniciatura sui fianchi comunque segue le linee sinuose soprattutto dei parafanghi posteriori. Sempre molto romantica la copertura integrale dei parafanghi posteriori delle ruote: chissà che casino cambiare le ruote posteriori...
Nel complesso le proporzioni sono buone, il livello dei dettagli è piuttosto minimale: vista l'auto originale si poteva spendere qualche milionesimo di centesimo e fare qualcosa in più. E che diamine!
Tipo e dimensioni dei cerchi appropriati.
Resta comunque una classica realizzazione in stile Hot Wheels: non sono mai semplici repliche, ma "americanizzazioni" e come tali dobbiamo prenderle in considerazione. Modello quindi nella media e tutto sommato gradevole. Abbiamo certamente visto di peggio nella vita...
E' da tempo che questo modello non lo vedo in circolazione: direi che dovresti collezionarlo perchè si tratta di una bella Buick dei primi anni '50 che in una collezione di HW dignitosa non dovrebbe mancare.
Triste capitolo piste: è inutile che tenti di fiondarla già dal tavolo della cucina sulla tua Mozartiana pista. L'esemplare è molto basso e struscia per terra. Non cammina nemmeno a calci. Desisti quindi (non parlo del calciatore di qualche anno fa ovvio...)
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